Questo ricetta fornito da blog ” BiancoRosso Giappone ”
TAMAGOYAKI FRITELLA GIAPPONESE
Ingredienti 1-2 persone:
- 3 uova freschissime
- un pizzico di sale
- un cucchiaio da minestra scarso di zucchero
- un pizzico di granulare dashi
Materiale:
- un paio bacchette lunghe da cucina
- una padella rettangolare da tamagoyaki
- un contenitore dove mischiare le uova
- un po’ d’olio per ungere la padella
Un paio di bacchette lunghe e vicino una bustina di dashi
uove fresche
In una ciotola versate tre uova e, aiutandovi con le bacchette, sbattetele bene senza pero’ creare troppe bolle d’aria. e’ importante non incorporare troppa aria nell’uovo.
Mescolate tenendo le bacchette abbastanza vicini l’uno all’altro, e ogni tanto cercate di controllare la consistenza dell’uovo, accertandovi che gli albumi e i tuorli si siano amalgamati in modo uniforme. A questo punto, aggiungere un cucchiaio scarso di zucchero
Date un’altra mescolata al composto.
A questo punto bisogna preparare la padella.
Accendete il fuoco usando una fiamma media, e mettete a scaldare la padella senza ungerla.
Mentre questa si scalda, imbevete un panno spugna d’acqua fredda (bastera’ inumidirlo bene sotto un getto d’acqua corrente), strizzatelo ma non troppo (dovra’ risultare abbastanza bagnato), e mettetelo vicino ai fornelli, in modo che sia a portata di mano.
Quando vedrete un po’ di fumo formarsi sulla superficie della padella, vuol dire che questa si e’ scaldata abbastanza, quindi toglietela *immediatamente* dalla fiamma e appoggiatela subito sul panno bagnato che avete messo li’ vicino.
Nel frattempo, abbassate la fiamma al minimo e rimetteteci sopra la padella.
A questo punto ungete la padella versando qualche goccia di olio vegetale, e cospargendolo con un pezzo di carta Scottex.
E ora inizia la parte piu’ interessante, e senz’altro quella piu’ complessa:
Versate nella padella un po’ d’uovo sbattuto, ma non fino a riempire completamente il fondo del tegame.
Muovendo poi la padella, fate andare l’uovo nei punti vuoti in modo che questo ricopra tutto il fondo del tegame.
Lasciate cuocere fino a quando la superficie della frittatina si sara’ asciugata, ma NON completamente. L’importante e’ fare in modo che ogni strato non abbia il tempo di asciugarsi completamente, altrimenti vi ritroverete con una serie di crepes/frittatine e non con un tamagoyaki.
Quando la frittatina sara’ pronta, aiutandovi con le bacchette, cominciate ad arrotolarla su se stessa facendo MOLTA attenzione a non bucarla.
Quando avrete arrotolato la frittatina, spingetela al fondo della padella e versate ancora uovo.
Ripetete la stessa operazione di prima, ma questa volta (e tutte quelle successive) sollevate delicatamente il rotolino gia’ fatto in modo che il nuovo strato possa passarvi sotto, e che le due frittatine possano far contatto e rimanere attaccate. Questo e’ un altro motivo per cui e’ importante che le frittatine non si asciughino troppo, altrimenti non rimarranno attaccate fra di loro.
Aspettate anche questa volta che la frittatina si asciughi abbastanza (ma non troppo), e con molta delicatezza iniziate ad arrotolare la frittatina precedente su quella nuova.
Ottenuto un tamagoyaki un po’ piu’ grande, spingetelo di nuovo al fondo della padella e versate un altro po’ d’uovo sbattuto.
Andate avanti cosi’ fino a che non avrete terminato tutto l’uovo.
Ed ecco il tamagoyaki, quasi pronto per essere servito!
Pero’, c’e’ ancora un piccolo accorgimento importante, soprattutto se vorrete mettere il tamagoyaki nel bento.
e’ importante eliminare quanta piu’ umidita’ possibile dai cibi che verranno messi nel bento proprio per evitare di ritrovarsi con cose cattive e poco graziose da vedere.
Si mette il tamagoyaki su di un foglio (o due) di carta Scottex, lo si impacchetta e con MOLTA delicatezza, si tampona la superficie del tamagoyaki per assorbire l’umidita’ e l’olio in eccesso.
Sempre tenendo il tamagoyaki avvolto nello Scottex, pressarlo con delicatezza in modo da eliminare la bolle d’aria che possono essersi formate all’interno, in modo da ottenere un tamagoyaki piu’ compatto, e quindi piu’ carino da vedere.
generalmente se si hanno ospiti, si preferisce tagliare l’estremita’ del tamagoyaki chiamate mimi (orecchie) perche’ non sono molto belle da un punto di vista estetico.
Tagliare a fette e servire
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