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Yaki Gyoza – ravioli Giapponesi cotti in padella
I Gyoza sono dei ravioli originari della Cina ma che sono oramai divenuti piatto nazionale in tutto il Giappone.
In Cina vengono cotti prevalentemente al vapore, in Giappone invece, amanti come sono per l’estetica, oltre a farli fritti ed in brodo, li preparano con una doppia cottura, prima nel wok per far venir fuori la caratteristica crosticina quasi caramellata, e finendo poi la cottura a vapore.
Si procede in questo modo…
Intanto si prepara il ripieno per tempo, magari anche il giorno prima
Ingredienti:
- 300 gr circa di macinato di maiale
- 1 cipollotto con il suo verde tritato
- 1 carota tritato
- 1/4 di cavolo cinese tagliato finemente e leggermente scottato in precedenza in padella
- 1 cucchiaio di zenzero tritato
- 1/2 spicchio d’aglio tritato
- 2 cucchiai di salsa di soia
- 2 cucchiai di sakè
- 1 cucchiaio di olio di sesamo
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1/2 cucchiaino di sale
Si mescola il tutto e si lascia riposare almeno un paio di ore coperto con pellicola, in frigo
A meno che non siate più fortunati di me a trovare i dischetti di pasta già pronti in qualche negozio etnico, si prepara la pasta (per circa 30/35 gyoza)
- 300 gr di farina 00
- 1 cucchiaio di olio
- 1/2 cucchiaino di sale
- 150 grammi circa di acqua (dipende poi dalla consistenza, al limite si fa un’aggiunta)
Si impasta il tutto finchè si ottiene una pasta liscia, non appiccicosa e abbastanza morbida.
Si avvolge nella pellicola e si fa riposare almeno una mezz’ora.
Passato il tempo di riposo della pasta si procede con il formare dei dischetti di circa un 8/9 cm di diametro
Consiglio di procedere un po’ alla volta e di mantenere l’impasto in attesa, sotto un panno umido
Si prende un dischettino di pasta e si poggia sul palmo della mano
Si mette nel centro un cucchiaino di ripieno (non troppo o fate fatica poi a chiuderli)
Partendo poi da sinistra si inizia a fare delle pieghine sovrapponendo il lato anteriore (come fossero delle “pence” dei pantaloni) e mantenendo liscio invece quello posteriore
Pronto, si mette da una parte e si preparano gli altri.
Allora, precisiamo, dopo 35 gyoza, gli ultimi dieci mi son venuti decenti, i primi erano dei “grumi” di pasta…
all’inizio è un po’ ‘na rogna capire come cappero fare le pieghe, ma man mano vengono sempre meglio.
LA COTTURA
Si scalda la padella antiaderente e si mettono due cucchiai di olio di sesamo sul fondo
si poggiano i gyoza e si lasciano cuocere finché sul fondo non si forma una crosticina marrone e croccante
Creatasi la crosticina, si versa dell’acqua bollente fino a raggiungere circa la metà dell’altezza dei gyoza e si prosegue la cottura coprendo con un coperchio.
Si prosegue la cottura per 4/5 circa (al limite sentite se la pasta è cotta) ma comunque, non tanto di più perchè la pasta è sottile e fresca, quindi fa in fretta a cuocere.
Si servono poi con una ciotolina con dentro una salsina fatta con salsa di soia e aceto di riso
Si mette il tutto sul fuoco fino a raggiungere il bollore, si spegne e si fa raffreddare, alla fine si serve con un pugnetto di cipollotto tagliato fine fine.
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